Il mese di ottobre è il mese dell’Educazione finanziaria. Immaginiamo un campanello che suona all’inizio di ottobre che ci svegli e ci inviti a riflettere sugli investimenti.
Questa riflessione coinvolge tutti: da chi ha già investito fino a chi non lo ha mai fatto. I panorami mondiali economici, ma non solo, sono in continua evoluzione e cambiando così rapidamente gli scenari non è detto che scelte fatte mesi passati, addirittura anni fa siano ancora valide. Dall’altra parte ci sono anche delle nuove opportunità di investimento che magari non c’erano.
La scelta di far cadere in ottobre il mese dell’educazione finanziaria trova una una forte motivazione nel fatto che lascia il tempo necessario alle persone di decidere che cosa fare entro lo spartiacque della fine dell’anno. In prospettiva il 2024 può essere l’anno per alcuni per mettere da parte una parte del proprio reddito e di pianificare il futuro finanziario. Questo mese promuove una cultura del risparmio, incoraggiando le persone a sviluppare l’abitudine di risparmiare, ma anche di investire in maniera ragionata. Tale pratica è essenziale per affrontare spese impreviste e perseguire obiettivi finanziari a lungo termine, come l’acquisto di una casa, la pensione o l’istruzione dei figli.
Il risparmio contribuisce anche a prevenire l’indebitamento e a gestire il debito in modo più efficace. Quando si ha un fondo di risparmio, si è più preparati ad affrontare le emergenze finanziarie senza dover ricorrere a prestiti onerosi. Inoltre, l’accantonamento costante aiuta a far crescere il patrimonio netto nel tempo, specialmente se i risparmi vengono investiti in modo prudente per ottenere rendimenti.
Il mese dell’educazione finanziaria è anche il momento per spiegare alle generazioni più giovani sul valore del risparmio e delle buone abitudini finanziarie. Insegnare ai bambini e ai giovani adulti come gestire in modo responsabile i soldi può avere un impatto positivo sulle loro vite future.
Il mio obiettivo è stabilire una base finanziaria solida per chi ha fiducia in me. Per farlo, è essenziale attribuire una destinazione specifica a ciascuna parte del patrimonio: dedicare risorse alla pensione, allocare fondi per l’istruzione dei figli, pianificare l’acquisto di un nuovo veicolo e mettere da parte qualcosa, magari, per una casa vacanze. Solo attraverso questa prospettiva orientata verso una gestione mirata dei beni, si possono ottenere risultati concreti e una maggiore stabilità finanziaria.