Il forte calo nell’accensione dei mutui per l’acquisto di una casa è dato di fatto. A sottolinearlo è l’osservatorio dei notai che in particolare mette in evidenza una riduzione del 23,56% nei primi due mesi dell’anno. Questa flessione è data dalla stretta introdotta dalla Bce con l’aumento dei tassi.
La Bce ha annunciato, come previsto, un nuovo rialzo del costo del denaro di 25 punti base. I tassi dei mutui sono così destinati a salire di nuovo. Secondo le simulazioni l’aumento potrebbe tradursi in un rincaro della rata di quasi 275 euro rispetto a gennaio 2022 (+60%). Inoltre, guardando alle aspettative di mercato (futures sugli Euribor aggiornate al 7 giugno 2023), gli esperti prevedono che l’Euribor a 3 mesi raggiungerà il suo picco a settembre 2023 e il tasso del mutuo medio preso in esame sfiorerebbe il 5,10%, con una rata di circa 743 euro (+285 euro rispetto a quella iniziale).
Due le possibilità, a mio parere, da mettere in campo per fronteggiare dei mutui, nel caso in cui si disponga di liquidità: la prima proposta consiste nel versare questa liquidità per abbattere la rata del mutuo. Una strategia che può funzionare, ma che di fatto non permette alla lunga di utilizzare quel denaro per altri futuri investimenti. La seconda proposta è quella di impiegare quella liquidità per realizzare un investimento che contrasti questi aumenti, ipotizzando un rendimento del 4%, quella liquidità in più potrebbe esser utilizzata per pagare la rata.
In base alla propria situazione personale, famigliare ed economica si può decidere quale strategia adottare. Non c’è una regola ogni caso va studiato, infatti “Non dalle ricchezze ma dalle virtù nasce la bellezza”, ha asserito il filosofo dell’antica Grecia Socrate.