Conoscete l’effetto Lindy? Prende il nome da un ristorante di New York ed è un concetto applicabile anche nel mondo degli investimenti secondo il quale la durata futura di qualcosa è proporzionale alla sua età attuale. Ovvero più a lungo qualcosa è esistito, più è probabile che continui a esistere. Nel nostro caso può essere utilizzato per valutare la sostenibilità e la resilienza di aziende, tecnologie e strategie di investimento.
Imprese con una lunga storia operativa, come Coca-Cola e Johnson & Johnson, sono considerate investimenti più sicuri avendo anche superato crisi economiche e cambiamenti di mercato. Agli occhi degli investitori hanno dimostrato infatti di essere aziende affidabili, stabili e resilienti.
La prova del tempo ha messo in luce anche tecnologie e innovazioni che hanno saputo dimostrare per decenni la loro rilevanza: come Internet, invenzione ormai trentennale ma sempre più rilevante e indispensabile sia nella quotidianità che per lavoro. Investire in tecnologie consolidate e nelle loro aziende può infatti abbassare il rischio associato invece ad innovazioni più recenti e non testate, ancora prive di stabilità e prevedibilità.
Questo non si traduce però in una garanzia assoluta di successo. Incentrare i propri investimenti solamente su aziende o tecnologie consolidate potrebbe infatti essere causa di possibili opportunità mancate su innovazioni emergenti.
L’effetto Lindy sottolinea il ruolo chiave di longevità e resilienza negli investimenti finanziari ed aiuta a identificare investimenti stabili e duraturi, ma deve essere comunque affiancato da un’efficace ed equilibrata strategia d’investimento per non chiudere le porte a innovazioni future e nuove opportunità di crescita.